giovedì 1 settembre 2016

Repubblica Italiana - 10 Lire "Spighe"


Una piccola premessa

In numerose monete del Regno d'Italia ricorre il tema dell’Agricoltura. L’Italia agricola la ritroviamo ad esempio nella 100 Lire in oro del 1910 - Vittorio Emanuele III. Qui “l’Aratrice” ha in mano un fascio di grano mentre con un aratro è intenta ad arare la terra. 
Aratrice
Questa tipologia di monete che rappresenta una Italia matronale, cioè vista come la "Madre Buona" la ritroviamo in numerose monete del periodo monarchico. Una donna possente in tunica e con la corona turrita (cioè a forma di torre) e con altri attributi variabili: un fascio di spighe, evidente richiamo alla dea Cerere.
In altre monete l'Italia ha la spada, l’elmo o un ramo d’ulivo.

Molto bella, come abbiamo visto, è anche la moneta di Bistolfi (20 centesimi “Libertà librata”) dove l’Italia, stilizzata regge con la mano una spiga di grano e sul rovescio è impressa una bella donna sospesa in aria con una fiaccola in mano, simbolo della libertà. L’aratro, il bue, l’ape, la vigna, la spiga di grano sono temi ricorrenti nelle monete sia del passato lontano sia di tempi più recenti, ed è interessante notare alcune similitudini tra antiche monete risalenti al 500 a.C. e le monete che stiamo ora esaminando e che vedremo sono ricorrenti anche nelle prime monete della Repubblica italiana (in particolare 2 e 10 lire). La spiga d'oro veniva infatti raffigurata sulle monete di Metaponto (lo statere, l’obolo con Demetra su una faccia della moneta e la spiga sul retro Dracma in argento).


 Lucania, Statere, Metaponto, c. 330-290 a.C.
(immagine tratta dal sito ArtCoins Roma)
  
Il rapporto tra agricoltura e monete deve leggersi sia in riferimento al valore, in termini economici, del lavoro agricolo come mezzo di sostentamento e sia in riferimento ai soggetti agricoli più rappresentati sulle monete: es. l’aratrice con un fascio di spighe in mano mentre ara la terra, la spiga di grano, l’aratro.


La spiga di grano è emblema della primavera, della natura che si risveglia, che vince il buio e l’immobilità dell’inverno e dunque la morte (Mito di Demetra o Proserpina).
Il Grano è dono di Dio, simbolo del lavoro e della fatica umana. Il seme ogni anno muore per rinascere puntualmente a nuova vita salvando l’uomo dalla morte per fame. Nella Bibbia molti sono i passi che fanno riferimento al grano, in particolar modo nei Vangeli dove questa pianta addomesticata dall'uomo non è solo dono divino e segno di abbondanza, ma diventa simbolicamente alimento per l’anima.
La spiga di grano o “spiga d’oro” è simbolo di lavoro operosità dell’uomo. In araldica la spiga di grano è simbolo di operosità agricola. Simboleggia anche abbondanza, ricompensa al lavoro e pace.
Durante il primo periodo repubblicano, come vedremo, il tema agricolo ritorna nelle prime monete.

Scheda tecnica della moneta



Nome della Moneta
“10 Lire Spighe”
Descrizione Moneta
DIRITTO: Rappresentazione di due spighe di grano e Numero 10. Firma dell’autore (ROMAGNOLI)
ROVESCIO: Rappresentazione di un aratro, strumento agricolo con il quale si effettuava la principale lavorazione del terreno e la scritta “Repubblica Italiana”. In basso anno di coniazione ed a sx segno R di Zecca.
Valore
10 Lire Italiane
Data di emissione
Dal 1951 al 2001 (il disegno è del 1950)
Contorno
Liscio
Metallo
Italma
Diametro
23,30 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
1,6 g
Zecca
Roma (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato)
Tiratura
dal 1951 (96.600.000) al 1999 (1.500.000), dal 2000 al 2001 inserita solo nella divisionale.


Le mie Dieci Lire: Emissioni, tirature e condizioni

Anno
Valore
Condizione
Tiratura
Rarità
1951
10 Lire
MB
96.600.000
C
1952
10 Lire
MB
105.150.000
C
1953
10 Lire
MB
151.500.000
C
1954
10 Lire
FDC
95.250.000
C
1955
10 Lire
FDC
274.950.000
C
1956
10 Lire
MB
76.650.000
C
1965
10 Lire
MB
4.050.000
C
1966
10 Lire
FDC
16.500.000
C
1967
10 Lire
FDC
29.450.000
C
1968
10 Lire
FDC
32.000.000
C
1969
10 Lire
FDC
23.710.000
C
1970
10 Lire
FDC
14.100.000
C
1971
10 Lire
FDC
23.550.000
C
1972
10 Lire
FDC
61.200.000
C
1973
10 Lire
FDC
145.800.000
C
1974
10 Lire
FDC
84.300.000
C
1975
10 Lire
FDC
85.800.000
C
1976
10 Lire
FDC
83.550.000
C
1977
10 Lire
FDC
81.900.000
C
1978
10 Lire
FDC
46.320.000
C
1979
10 Lire
FDC
100.000.000
C
1980
10 Lire
FDC
89.946.000
C
1981
10 Lire
FDC
91.754.000
C
1982
10 Lire
FDC
64.500.000
C
1983
10 Lire
FDC
15.000.000
C
1984
10 Lire
FDC
11.000.000
C
1985
10 Lire
FDC
15.000.000
C
1986
10 Lire
FDC
16.000.000
C
1987
10 Lire
FDC
13.000.000
C
1988
10 Lire
FDC
13.000.000
C
1989
10 Lire
FDC
16.000.000
C
1990
10 Lire
FDC
14.000.000
C
1991
10 Lire
FDC
5.000.000
C
1992
10 Lire
FDC
1.000.000
C
1993
10 Lire
FDC
1.000.000
C
1994
10 Lire
FDC
1.000.000
C
1995
10 Lire
FDC
2.500.000
C
1996
10 Lire
FDC
3.500.000
C
1997
10 Lire
FDC
2.000.000
C
1998
10 Lire
FDC
1.500.000
C
1999
10 Lire
FDC
1.500.000
C

DAL 2000 AL 2001  SOLO IN CONFEZIONE DIVISIONALE 

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