lunedì 23 novembre 2015

Repubblica Italiana - 1 Lira "Arancia"


Storia della Lira
Le monete da una Lira della Repubblica Italiana

Nel 1946 furono coniate delle monete a titolo di prova che, in attesa dei risultati del referendum, portavano la scritta Italia anziché Repubblica Italiana. La nuova moneta da una lira recava al dritto l'Italia con una corona di spighe ed al rovescio un'arancia. Pesava 1,25 g, con un diametro di 21,6 mm ed era coniata in Italma.

Nel 1947 di tale moneta ne furono coniati solo 12.000 pezzi, per questo i pezzi di quell'anno sono tra i più rari in assoluto nella storia della moneta repubblicana. La coniazione riprese velocemente nel 1948. Già in quegli anni le dimensioni per un moneta di così piccolo taglio sembravano esagerate, questo tipo (come le altre monete dell'epoca) venne coniato fino al 1950.



1 Lira “Arancia” (1946, 1947, 1948, 1949 e 1950) Zecca di Roma

Diritto: REPUBBLICA / ITALIANA. Testa di Cerere (1) a sinistra; in basso G. ROMAGNOLI (2). P . G . INC . (Pietro Giampaoli) (3)
Rovescio: Ramo d’arancio (4) con foglie e frutto; in basso (data), L . / 1 R.
Italma (5) - Diametro 21,6 mm. - Peso 1,25 gr. - Contorno liscio



Tabella delle Tirature e Rarità - 1 Lira Arancia
Anno
Nominale
Tiratura
Rarità
Soggetto
1946
1 Lira
104.000
R
Arancia
1947
1 Lira
12.000
RRR
Arancia
1948
1 Lira
9.000.000
C
Arancia
1949
1 Lira
13.200.000
C
Arancia
1950
1 Lira
1.942.000
C
Arancia


1) La Dea Cerere era una divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni, tant'è che si pensava avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi. La spiga di grano che la incorona è l’emblema della primavera, della natura che si risveglia, che vince il buio e l’immobilità dell’inverno e dunque la morte (Mito di Proserpina). l chicco di grano è simbolo di rinascita, segno di speranza e di futuro.
Nella Bibbia molti sono i passi che fanno riferimento al grano, in particolar modo nei Vangeli dove questa pianta addomesticata dall'uomo non è solo dono divino e segno di abbondanza, ma diventa simbolicamente alimento per l’anima. Il pane ottenuto dal grano diventa il corpo stesso di Cristo e, con il vino, il suo sangue, simbolo eucaristico per eccellenza. 


2) Giuseppe Romagnoli (14 dicembre 1872-1966) è stato un prolifico scultore, medaglista e incisore della zecca italiana. Studiò presso il Collegio Artistico Venturoli di Bologna e successivamente ottenne il pensionato artistico Angiolini nel quadriennio 1892-96. Dal 1897 iniziò ad ottenere i primi riconoscimenti come artista iniziando a partecipare assiduamente alle Esposizioni Biennali d'arte della città di Venezia. Nel campo della medaglistica devono essere ricordate le straordinarie medaglie eseguite per l'Istituto Internazionale d'Agricoltura, per il "Bimillenario di Virgilio", per la "Mostra Augustea della Romanità", per il "Ventennale della Rivoluzione Fascista", per l'Inaugurazione" del Comune e della Provincia di Littoria e del Comune di Sabaudia. Infatti oltre alla scultura, il Romagnoli dedicò la sua attività quasi esclusivamente alla medaglistica. Inoltre, sono suoi pressoché tutti i modelli per le monete del Regno d'Italia (dal 1918), dell'Impero (dal 1936) e della Repubblica Italiana.

3) Pietro Giampaoli (Urbignacco di Buja, 13 febbraio 1898 – Roma, 27 febbraio 1998) è stato un incisore e medaglista italiano. Soldato nella Grande Guerra, fu fatto prigioniero e deportato in Ungheria. Qui, da un altro prigioniero russo, apprese i primi rudimenti dell’arte incisoria. Rientrando in Italia, nel 1920 intraprese studi d’arte all’Accademia di Brera. Stabilitosi quindi a Roma iniziò l'arte dello scultore e dell’incisore, con talento e capacità, tanto da essere nominato nel 1936 incisore capo presso la Zecca di Stato. Sono suoi i coni di gran parte delle monete italiane, da solo o con Giuseppe Romagnoli. Dalla serie completa del 1946 (1, 2, 5, 10, 50 e 100), alla moneta da 20 lire emessa dal 1956. La sua moneta più apprezzata è stata la moneta d'argento da 500 lire di cui incise il conio dl dritto con un busto muliebre in stile rinascimentale.

4) La mitologia greca narra che Giunone, sposa di Giove, portò in dote alcuni alberelli dai frutti d'oro (arancia), simbolo di fecondità ed amore, e che Giove, per paura che i ladri sottraessero questo dono prezioso, li custodì in un giardino sorvegliato dalle ninfe Esperidi, fanciulle dal canto dolcissimo.

5) L'Italma (Italiano Alluminio Magnesio) è una delle leghe usate in Italia dalla Zecca per la coniazione delle monete a partire dal 1946. La lega è stata utilizzata per le monete da 1, 2, 5 e 10 lire. L'Italma è composto da alluminio (62‰), magnesio (35‰) e manganese (3‰). Gli stessi tagli di 1-2-5-10 lire furono coniati in Italma dallo Stato del Vaticano dal 1946 al 1977. Poi dal 1979 al 1993 è stato coniato solo il taglio da 10 lire.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.