sabato 31 ottobre 2015

Leonardo Bistolfi

(Modellista - L BISTOLFI M)
Disegno originale della "Libertà librata" (2)
Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 15 marzo 1859 – La Loggia, 3 settembre 1933) con una borsa di studio del comune di Casale, poté studiare a Brera (1876-79), dove frequentò il corso di scultura di Giosuè Argenti. Nel 1880 andò a Torino per seguire all'Albertina il corso di Odoardo Tabacchi, che tuttavia lo congedò ben presto considerandolo già esperto. Bistolfi tendeva più allo spirituale che al reale, più al simbolo che alla natura. Questa tendenza doveva affermarsi definitivamente con La Sfinge (1889-92), per la tomba della famiglia Pansa (Cuneo). La reazione simbolista fin de siècle al verismo, la fortuna del decorativismo liberty trovarono in Bistolfi un assertore ed un paladino nell’Italia dei decenni precedenti la grande guerra. Il Bistolfi, uno dei maggiori scultori del momento, riempì i cimiteri dell'Italia settentrionale con le sue opere, tanto da essere denominato "il poeta della Morte" (Corradino).

Vittorio Emanuele III - 1921
20 Cent. "Libertà librata"
“Il 1907, anno in cui Pascoli va componendo il Post occasum Urbis, segna anche la rottura definitiva dell’amicizia e dell’intensa corrispondenza che il poeta di San Mauro aveva intrattenuto con Leonardo Bistolfi, il grande scultore simbolista dalle suggestioni neo michelangiolesche che a partire dal giugno 1905 era stato chiamato, insieme ad altri artisti, tra cui Davide Calandra, Pietro Canonica da Torino ed Egidio Boninsegna da Milano a collaborare con la Commissione permanente Tecnico Artistico Monetaria, istituita dal Ministero del Tesoro al fine di vigilare sulla qualità delle nuove serie di monete metalliche e banconote del Regno. Le scelte tipologiche monetali di quegli anni si muovevano ancora nell’ambito della tradizione iconografica tardo ottocentesca, con schemi compositivi che non lasciavano spazio alla libera creatività dell’artista. In una lettera datata 3 ottobre 1906 che Bistolfi informa Pascoli sulla difficile elaborazione dei disegni preparatori relativi a una moneta da 20 centesimi in nichel, che andava in quei giorni affrontando con sforzi titanici in una piccola serra della cascina di Camburzano, nella campagna di Biella […]. Una terribile impresa chiusa in assai brevi orizzonti! La consegna dei modelli, richiesta per la metà di quello stesso mese, sarebbe giunta tardivamente solo nel gennaio del 1908, ma la terribile impresa avrebbe prodotto una delle più felici monete dell’Italia unita, i 20 centesimi “Libertà librata” (1) incisi presso la Zecca di Roma da Luigi Giorgi, in cui all'allegoria della Libertà volteggiante e di gusto floreale del rovescio fa da contrappunto, nel diritto, una scultorea personificazione dell’Italia Mater Frugum con in mano la spiga di grano, per la quale Bistolfi avrebbe utilizzato come modella, secondo la tradizione, una robusta contadina del biellese. Fu la delusione suscitata in Pascoli da una mancata visita dell’amico Bistolfi in occasione di un suo ricovero presso l’ ospedale di Bologna a provocare la fine della prolifica amicizia. Alla morte di Giovannino nel 1912, tuttavia, Bistolfi non mancò di onorare l’impegno contratto col poeta in vita, e ne portò a termine, seppure con le consuete, lunghe fatiche, il monumento funebre per la Cappella dell’amata dimora di Castelvecchio” (articolo di Michele Tocchi).

Modelli
Incisione
20 cent. “Libertà librata” - Nichelio
L BISTOLFI INC
20 cent. “Libertà librata” - Nichelio
L GIORGI INC



(1) Moneta detta anche nichelino. Nichelino è il nome che viene comunemente utilizzato per molte monete a base di Nichelio. In Italia il nichelino era la moneta da 20 centesimi in cupronichelio coniata nel 1894 e 1895 sotto Umberto I. Per estensione il termine nichelino è passato ad indicare una moneta di poco valore come sinonimo di spicciolo. Negli Stati Uniti il nichelino (nickel) è la moneta da 5 centesimi.

(2) Leonardo Bistolfi, La Libertà, disegno preparatorio per il rovescio del nichelino da 20 centesimi, 22.5 x 27.2, collezione privata. Bistolfi lavorò ai bozzetti per il nichelino a partire dall’ottobre 1906, come riferito in una lettera al Pascoli. A destra, i 20 centesimi Libertà Librata 1908, emessi con decreto n. 22 del 23 gennaio 1908: al diritto, busto di donna che tiene in mano una spiga di grano, allegoria dell’Italia. Tra la spiga e il bordo, l’iscrizione ITALIA; al rovescio, figura allegorica della Libertà drappeggiata che impugna una fiaccola; a sinistra, indicazione del valore (C. 20) e segno di Zecca (R). Sotto, scudo sabaudo con corona e fregi. Sui bordi, i nomi dell’incisore (L. GIORGI INC.) e dell’autore (L BISTOLFI M., con LB in monogramma).

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