lunedì 12 ottobre 2015

Augusto Mistruzzi

(MISTRUZZI)

Vittorio Emanuele II - 1925
100 Lire "Vetta D'Italia"
Aurelio Mistruzzi (Villaorba, 1880 – Roma, 1960) è stato uno scultore e medaglista italiano. Nato a Villaorba di Basiliano nel 1880, frequenta la Scuola d’Arte di Udine ai corsi dello scultore De Paoli. S’iscrive poi all’Accademia di Venezia e poco dopo si trasferisce a Milano per seguirvi i corsi serali dell’Accademia di Brera tenuti da Mazzucchelli e di Pellini, scultori di linguaggio impressionista. Si avvicina poi ai modi veristi di Vela. Nel 1908, grazie ad una borsa di studio, può seguire la Scuola dell'arte della medaglia a Roma. Nel 1914 ottiene l’importante commessa della decorazione scultorea del Palazzo Municipale di Udine che esegue in collaborazione con Raimondo D'Aronco con gruppi statuari monumentali dedicati alle virtù civili e politiche (La vittoria del lavoro, Il Lavoro, L'unione e la forza, Venezia e Terza Italia, Impero e Patriarcato). Si dedica anche alle commissioni private, in particolare alla statuaria funeraria. Dopo la fine della Prima guerra mondiale è incaricato di numerosi Monumenti ai Caduti per numerose località friulane, oltre che di statuaria sacra come ad esempio per la Basilica del Santo a Padova e alcune chiese di Roma. Dai primi anni venti del Novecento si dedica con assiduità anche alla medaglistica e alla monetazione. Firma le monete di Pio XI e parte di quelle di Pio XII. Cospicua è inoltre la sua produzione di carattere civile e profano: da ricordare la bella Fontana delle rane a Monza. Tra le ultime opere il suo monumento al generale Trujillo a Santo Domingo (1957). Si spegne a Roma nel 1960.

Modelli
Incisione
100 lire “Vetta d’Italia” - Oro
MISTRUZZI
100 lire “Vetta d’Italia” - Oro
A M INC

Questa moneta fu coniata per il 25° anniversario del regno di Vittorio Emanuele III ed ha un valore molto elevato ed è molto rara. E' stata coniata in soli 5000 pezzi ed indirizzata ai collezionisti, molti dei quali amici o conoscenti del Re. Inoltre a renderla più rara è stata la trovata di alcuni furbi, che per recuperare dell'oro, hanno sabbiato la moneta di conseguenza gli esemplari a fondo specchio sono ancora più rari ed hanno un valore inestimabile. La moneta pesa 32,25 gr. di oro 900/1000. L'oro è stato offerto dalla popolazione per la guerra del '15-'18, in particolare "fedi nuziali" che venivano rimpiazzate con anelli di ferro con l'incisione "oro alla patria".

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